Crostate
Dolci
Dolci di Pasqua
LA PASTIERA
sabato 1 maggio 2010
Non so a voi, ma a me spesso è capitato di sentirmi dire come sia difficile fare una certa cosa quando non si ha nessuna esperienza in materia, e che la possibilità di ottenere un buon risultato, per questa stessa cosa, sia altrettanto difficile… quale cosa?!!... ma la pastiera!! Aggiungo velocemente una piccolissima nota: SPERO DI ESSERMI AVVICINATA PARECCHIO ALLA VERA VERSIONE DELLA FAVOLOSA PASTIERA NAPOLETANA!!! Comunque, riprendendo il discorso, mi sono sempre sentita dire quanto fosse complicata e soprattutto lunga la sua preparazione… beh, veramente… e va bene, ammetto di aver acquistato il barattolo di grano precotto, quindi diciamo pure di aver truccato e di essermi messa in vantaggio così… però la verità e che non l’ho trovata, nel complesso, poi tanto più complicata di una classica crostata con farcia alla ricotta. Con un minimo di organizzazione del tipo: preparazione delle frolla durante la cottura del grano, oppure, rivestimento della teglia mediante frolla stesa con conseguente preparazione delle strisce decorative durante il raffreddamento del grano… se ne potrebbero benissimo preparare due, senza perdere chissà quanto tempo, alla faccia di chi invece ti aveva fatto credere il contrario… tutto questo per dire che non si deve mai rinunciare a ricette o sperimentazioni varie... ma non solo in cucina, solo perché …un qualcuno ti ha detto…
Ingredienti:
Per la frolla:
- 500 gr. di farina “00”
- 120 gr. di zucchero semolato
- 120 gr. di burro
- 2 uova intere
- Buccia grattugiata di un arancio biologico
- 2 cucchiaini di lievito per dolci vanigliato
- Sale qb
Per il ripieno:
- 580 gr. di grano cotto (1 barattolo)
- 400 gr. di ricotta freschissima
- 300 gr. di zucchero
- 2 uova intere
- 1 aroma fiori d’arancio
- Buccia di un limone biologico
- Un pizzico di cannella in polvere
- Canditi
Per la frolla: Setacciare direttamente sulla spianatoia la farina e il lievito, formare una fontana al centro e lavorare lo zucchero semolato con il burro. Unire e amalgamare le uova con una forchetta, aggiungere un pizzico di sale e la buccia grattugiata dell'arancio. Impastare gli ingredienti fino a quando non saranno ben amalgamati fra loro. Formare una palla e farla riposare per mezz’oretta in frigorifero.
Per il ripieno: Versare in una casseruola il latte, una noce di burro, un cucchiaio di zucchero, una spolverata di cannella, un pezzo della scorza del limone biologico e il grano precotto. Amalgamare gli ingredienti e lasciare bollire (mescolando spesso per evitare che attacchi sul fondo della pentola) fino a quando il grano non avrà completamente assorbito tutto il latte diventando una crema. Spegnere e lasciare raffreddare. A parte lavorare le uova con lo zucchero montandole per bene. Aggiungere questo composto alla ricotta, dopo averla ben sgocciolata e setacciarla, unire, l’acqua di fiori d’arancio, la buccia rimasta grattugiata del limone biologico, i canditi e in ultimo il grano. Amalgamare il tutto.
Per la pastiera: Stendere la pasta frolla con il matterello infarinato sopra la carta da forno, mettendone un pezzo da parte, rivestire la tortiera imburrata ed infarinata precedentemente, facendo attenzione a rivestire per bene anche i bordi per evitare che fuoriesca il ripieno. Versare all’interno la crema e livellare la superficie. Con la frolla rimanente ricavare delle strisce e decorare la sommità disponendole a griglia.
Infornare a forno già caldo a 170°/180° per circa 30/40 minuti o fino a quando la superficie non avrà assunto un bel colore dorato.
Una volta raffreddata, cospargere la superficie con lo zucchero a velo!!!
UN ABBRACCIO!!!
Ingredienti:
Per la frolla:
- 500 gr. di farina “00”
- 120 gr. di zucchero semolato
- 120 gr. di burro
- 2 uova intere
- Buccia grattugiata di un arancio biologico
- 2 cucchiaini di lievito per dolci vanigliato
- Sale qb
Per il ripieno:
- 580 gr. di grano cotto (1 barattolo)
- 400 gr. di ricotta freschissima
- 300 gr. di zucchero
- 2 uova intere
- 1 aroma fiori d’arancio
- Buccia di un limone biologico
- Un pizzico di cannella in polvere
- Canditi
Per la frolla: Setacciare direttamente sulla spianatoia la farina e il lievito, formare una fontana al centro e lavorare lo zucchero semolato con il burro. Unire e amalgamare le uova con una forchetta, aggiungere un pizzico di sale e la buccia grattugiata dell'arancio. Impastare gli ingredienti fino a quando non saranno ben amalgamati fra loro. Formare una palla e farla riposare per mezz’oretta in frigorifero.
Per il ripieno: Versare in una casseruola il latte, una noce di burro, un cucchiaio di zucchero, una spolverata di cannella, un pezzo della scorza del limone biologico e il grano precotto. Amalgamare gli ingredienti e lasciare bollire (mescolando spesso per evitare che attacchi sul fondo della pentola) fino a quando il grano non avrà completamente assorbito tutto il latte diventando una crema. Spegnere e lasciare raffreddare. A parte lavorare le uova con lo zucchero montandole per bene. Aggiungere questo composto alla ricotta, dopo averla ben sgocciolata e setacciarla, unire, l’acqua di fiori d’arancio, la buccia rimasta grattugiata del limone biologico, i canditi e in ultimo il grano. Amalgamare il tutto.
Per la pastiera: Stendere la pasta frolla con il matterello infarinato sopra la carta da forno, mettendone un pezzo da parte, rivestire la tortiera imburrata ed infarinata precedentemente, facendo attenzione a rivestire per bene anche i bordi per evitare che fuoriesca il ripieno. Versare all’interno la crema e livellare la superficie. Con la frolla rimanente ricavare delle strisce e decorare la sommità disponendole a griglia.
Infornare a forno già caldo a 170°/180° per circa 30/40 minuti o fino a quando la superficie non avrà assunto un bel colore dorato.
Una volta raffreddata, cospargere la superficie con lo zucchero a velo!!!
UN ABBRACCIO!!!
Verdure
Zuppe
ZUPPA MACRO DI MISO… cosa?
domenica 24 gennaio 2010
E adesso questa la facciamo macrobiotica. Cosa? Ma la zuppa! E’ successo l’altro giorno, incontrando un’amica di vecchia data, che parlandomi del più e del meno, mi racconta dei suoi pranzi al macrobiotico e di come, a forza di frequentarlo, abbia imparato a farselo in casa da sola… apperò pranzo macrobiotico… e perché non provarci anch’io? Ora, non che voglia improvvisamente darmi alla macrobiotica che, per carità, è un’alimentazione sanissima con uno stile di vita di tutto rispetto, ma veramente credo sia più facile diventare vegetariani che macrobiotici! Comunque, alla fine, mi sono detta che un po’ di apertura mentale non farà mica male. Quindi sono partita con la zuppa di miso. La zuppa è importantissima, va sempre preparata con una radice, una foglia e un bulbo e, in ultimo, con l’aggiunta di miso. Fa bene, scalda e prepara alla digestione. E tanto per capire come continua un pranzo macrobiotico, dico solo che, dopo la zuppa, segue un piatto misto, composto da 2 tipi di cereali integrali, un pugno di legumi, verdure cotte e verdure crude, tè bancha da bere durante il pasto e, per concludere, un piccolo dolce.
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